Respiro...

Un fiume in piena mi travolge, emergono detriti e ricordi di un passato lontano, piccolo,ì..mai capito..mai ascoltato..e le onde, nere, torbide, mi trascinano giù..sul fondo...dove incontro vecchi fantasmi e riemergo annaspando tra i flutti, aggrappata a un cimelio, a un ricordo di vita doloroso che ho portato alla luce, che ora non fa più male. A fatica raggiungo la riva, con lunghe bracciate stanche e forti, il sole mi scalda, rimango in piedi, ansante, infreddolita dall'acqua gelida, tremo e batto i denti, ma tra le mani ho una preziosa reliquia, ho sottratto ancora una volta qualcosa al mio passato ed ora lo contemplo alla luce del giorno. Senza giudicare. La sospensione del giudizio è fondamentale. Pura contemplazione..e soddisfazione perché adesso è fuori dall'acqua torbida, dal fiume nero dei ricordi, ora è qui, sulla riva e posso metterlo insieme agli altri cimeli. Nel magazzino dei ricordi emersi, un magazzino di luce e di consapevolezza. E ringrazio di saper nuotare bene e di saper andare a fondo e di riemergere senza paura respirando regolarmente e con lunghe bracciate. Perché dopo l'apnea viene il respiro. Mi merito un caldo e lungo abbraccio.