Io a scuola copiavo!

Io a scuola copiavo dai bigliettini che mi facevo da sola... li tenevo nell'astuccio e poi non li guardavo neanche..col tempo ho capito che erano solo una sorta di sicurezza psicologica perchè in realtà non ne avevo bisogno. Negli ultimi minuti quando entravo nel "panico assoluto" allora provavo a chiedere qualcosa alla mia compagna di banco..ma non funzionava perchè neanche lei sapeva la risposta..e poi non erano le sue risposte a salvarmi dalla situazione. Capitava che qualcuno chiedesse le risposte a me e allora, per solidarietà, cercavo di dargliele ma senza farmi beccare...e infatti non mi hanno mai beccata.
Copiavo poco e quando copiavo era solo perchè mi scattava la molla "panico da migliore prestazione"....non ho mai pensato di copiare e di fare un torto al prof....io quando copiavo lo facevo per me stessa e per le mie pare psicologiche ansiolitiche. In generale non mi piaceva o lo vivevo solo come "ultimissima spiaggia". Io arrivavo alle verifiche sempre preparata e i bigliettini erano solo di conforto. Un pò come la "penna delle verifiche" che usavo solo durante i compiti in classe (le verifiche allora si chiamavano così!).
All'università mi sono fatta come punto d'onore quello di non copiare mai..e così è stato: era una sfida con me stessa, volevo assolutamente vedere fin dove arrivavo senza nessunissimo aiuto. Non ho mia copiato nulla in nessun esame. Massima soddisfazione.
E sono arrivata in alto: 105!

Perchè amo chi cambia opinione e non rimane saldo sulle sue convinzioni quando sa riconoscere che esistono altre idee e punti di vista che possono essere migliori... perchè puoi far comprendere ai tuoi alunni che copiare è sbagliato in se come cosa perchè non permette al tuo vero io di esprimersi..è come se tu lo tenessi prigioniero con corde e catene che qualcun altro ti da...e questo lo puoi far capire anche senza dare un 2 sul registro. Perchè l'importante è l'idea che rimane nella loro testa e il ragionamento che fanno per arrivarci e a volte la punizione esemplare non serve..si può raggiungere lo scopo anche con un 6 e una chiaccherata sana in cui si esprimono le ragioni del voto. Perchè i ragazzi avvertono quando fai una cosa per il loro bene e la apprezzano. E tutto questo va al di là del voto. Tutto questo è energia positiva che entra in un circolo virtuoso che si allarga sempre più.