Gatti empatici :-) |
Non tutti riescono a mettersi nei panni degli altri. Fuor di metafora, non tutti riescono a capire il punto di vista degli altri o provano a chiedersi cosa significhi provare emozioni diverse dalle tue. Mi è capitato di incontrare persone che non sanno assolutamente percepire il punto di vista degli altri, semplicemente non se ne curano e sembrano pensare solo a se stessi. Io mi sono accorta di essere fortemente empatica, nel bene e nel male, percepisco il dolore e percepisco la gioia, questo mi unisce molto alle persone che incontro. Nella mia vita ho avuto a che fare con persone poco empatiche o assolutamente non empatiche e ho deciso che, se posso scegliere, voglio vicino a me persone capaci di sentire anche il mio punto di vista, o che comunque si pongano il problema, non voglio vicino a me persone che non si chiedono mai come sto io e cosa provo io, perchè se fanno così sono solo concentrate su se stesse e questo lo trovo arido e freddo. Io amo calore e affetto.
Rosalba Miceli, giornalista di La Stampa, scrive a riguardo: "Nella forma più matura, l’empatia implica un notevole impegno cognitivo, indirizzato a recepire lo schema di riferimento interiore dell’altro, e una componente affettiva che induce a sperimentare reazioni emotive in seguito all’osservazione delle esperienze altrui. (...) La capacità di “mettersi nei panni degli altri” si baserebbe su meccanismi di “risonanza interna” che permettono di simulare gli schemi motori, gli aspetti percettivi ed emozionali delle esperienze altrui, in altre parole, comprendiamo le emozioni degli altri ed empatizziamo con essi, evocando la medesima attività neurale associata con le nostre emozioni. Il punto di partenza è la funzione del “sistema dei neuroni specchio”, scoperto negli anni ’80-’90 dal gruppo diretto da Giacomo Rizzolatti all’Università di Parma, un circuito per la comprensione delle azioni, che si attiva sia quando si compie un’azione che mentre la si osserva negli altri."
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