Long Form, Impro e Tennis

Ieri sera ho assistito ad uno spettacolo di long form, un target di spettacolo basato su improvvisazioni lunghe. (sto seguendo il corso e si sta avvicinando la data dello spettacolo finale...per cui spio i professionisti!). E' un format parecchio difficile, c'è bisogno di molto ascolto e se emergono degli individualismi distaccati e troppo marcati lo spettacolo ne risente. Ieri sera, appunto, sono emersi diversi individualismi che hanno pregiudicato la buona riuscita dello spettacolo, nonostante gli attori fossero dei numeri uno (tra cui tre maestri). Mi sono resa conto di quanto davvero sia importante portare a termine il ruolo che si è scelti e crederci fino in fondo e quanto sia fondamentale il gioco di squadra e l'attenzione verso tutte le persone che sono in scena con te. Sul palco si vede chi è abituato a lavorare in gruppo, chi sa gestire le situazioni collettive e chi invece non sa far altro che badare a se stesso senza sentire o relazionarsi veramente con chi gli sta accanto. Il segreto poi è tutto qui: più interagisci più ti diverti, più lo spettacolo riesce meglio. Più senti come sta andando l'impro e segui la corrente con energia positiva meglio riuscirà la performance. Anche se io non gioco a tennis vorrei fare un paragone con questo sport, che ha delle caratteristiche molto positive: se senti l'avversario, lo rispetti e giochi veramente con lui per divertirti e per fare un buon match, allora saprai aspettarlo e gioirai della vittoria sua come della tua e la partita risulterà comunque vincente e divertente. Così è sul palco nei match di improvvisazione e nelle long quando giochi per lo spettacolo in sè e non per la vittoria personale...